Lions Club Casalbuttano

"L'interprete di 'lingua dei segni'. Ambiti di lavoro e mobilità operative"

Relatrice al meeting n°13 del L.C di Casalbuttano dell’anno sociale 2013-14 svoltosi il giorno 26 Maggio c.a.presso il ristorante il Gabbiano di Corte de’ Cortesi è stata la Dott.ssa Lucia Rebagliati, interprete (LIS) di lingua dei segni italiana, che ha trattato il tema: "L’interprete delle lingue dei segni. Ambito di lavoro e modalità operative".
L’incontro che si e svolto alla presenza del Presidente del Club Davide Federici, ha visto la partecipazione, in qualità di ospite, di Simone Ortello del Lions Club Cremona Europea e di numerosi soci interessati a conoscere ed approfondire questa particolare professione.
La relatrice ha affrontato e sviluppato l’argomento in modo chiaro e semplice illustrando la figura dell’interprete di lingua dei segni specificandone il tipo di attività che svolge, i vari ambiti lavorativi, ed il percorso formativo dopo aver puntualmente chiarito il significato di "lingua dei segni".
Trattasi, ha precisato la relatrice, di una lingua naturale che trasmette i propri significati attraverso segni e simboli arbitrari regolati da regole grammaticali.
Il canale di trasmissione non è quello vocale-fonetico ma quello visivo e per queste caratteristiche è utilizzato per comunicare nel mondo dei sordi.
Non possiede caratteristiche di universalità ma è proprio ed unico per ogni comunità di sordi: nel mondo si annoverano almeno 136 tipi di lingue dei segni.
La comunicazione viene espressa attraverso l’utilizzo di gestualità compiute con le mani, con espressioni del viso e movimenti del corpo, con segni che hanno uno specifico significato codificato. Non essendo quindi una lingua universale le diverse nazioni utilizzano pertanto sistemi di segni diversi.
La relatrice ha quindi proseguito nelle sua relazione illustrando il lavoro tipico dell’interprete con esempi riproducenti le più frequenti situazioni ed ambiti professionali come: quello educativo, quello della trattativa, quello artistico, soffermandosi alle circostanze più complesse come il caso dell’utente contemporaneamente sordo e cieco o delle interpretazioni effettuate a distanza; quest’ultime gestite da agenzie specifiche.
Un cenno è stato riservato al percorso formativo che l’aspirante interprete deve compiere e che purtroppo in Italia, se si esclude la recente iniziativa al riguardo di Ca’ Foscari, risulta essere alquanto poco divulgato.
In Italia esistono due Associazioni degli interpreti che si battono perché venga istituzionalizzata e riconosciuta tale importante professione dall’elevato risvolto sociale.
Notevole è stato l’interesse suscitato dall’argomento trattato e numerosi sono stati gli interventi dei presenti.

Lions Adriano Telò
Addetto Stampa L.C. Casalbuttano

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