Lions Club Casalbuttano

"Cena al buio"

Una importante e particolare iniziativa è stata quella organizzata e realizzata, per la prima volta a Cremona, dal L.C. Casalbuttano unitamente all’Unione Ciechi ed Ipovedenti (UCI) Sez. di Cremona presso il ristorante il Gabbiano di Corte de’ Cortesi in occasione della conviviale n° 11 dell’anno lionistico 2013/14.
"Cena al buio": questo il titolo dato alla serata che ha annoverato oltre al Presidente del Club Davide Federici, anche la presenza di illustri ospiti, quali: l’Assessore alle politiche sociali Luigi Amore ed il Consigliere Mirella Marussich del Comune di Cremona, il Presidente dell’UCI Flavia Tozzi ed il Presidente regionale Nicola Stilla. L’incontro ha avuto quali attori principali persone prive della vista le quali, in una sala appositamente ed accuratamente oscurata, in modo da simulare le stesse condizioni in cui si muove il non vedente, hanno servito la cena a dei commensali in modo preciso e sorprendente.
Se non meraviglia di certo la capacità mostrata da questi portatori di handicap nel muoversi agevolmente in uno spazio ristretto distribuendo correttamente le portate, le emozioni, ed i disagi avvertiti dai commensali in tale particolare ambiente hanno rappresentato un’esperienza unica ed indescrivibile.
La corretta identificazione ed individuazione spaziale e temporale delle stoviglie, il loro corretto uso, il riconoscimento del tipo di ogni singola portata hanno espresso appieno la dimensione delle difficoltà che chi privo della vista deve costantemente affrontare.
Ma è stata soprattutto la coscienza del buio più profondo, in uno spazio privo di confini dove la ricerca di riferimenti porta involontariamente all’utilizzo di altre funzioni sensoriali, che ai presenti ha permesso di avvicinarsi alla comprensione delle problematiche e delle difficoltà che il non vedente deve superare e delle strategie alle quali deve ricorrere nella sua quotidianità.
La chiara impossibilità a controllare la situazione e l’ambiente circostante particolarmente quando il Presidente Stilla ha richiesto il silenzio ha provocato nei più una sensazione di smarrimento e di ansia, di difficile controllo.
Il ritorno alla luce, alla fine della serata, ha rappresentato un momento di grande sollievo per tutti e di apprezzamento della fortuna di disporre della vista come pure di grande comprensione e vicinanza a queste persone prive di uno dei doni più grandi ed importanti.
Emotivamente si è quindi vissuta un’esperienza che ha lasciato un profondo segno nei partecipanti ed ha automaticamente portato ad una riconsiderazione della scala dei valori della vita.
Non trascurabile che il service principale dei Lions nel mondo riguardi il problema della vista: l’iniziativa del L.C. Casalbuttano si colloca pertanto perfettamente negli obiettivi lionistici.

Lions Adriano Telò
Addetto Stampa L.C. Casalbuttano

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