Lions Club Casalbuttano

"Senologia: prevenzione e terapia"

Senologia: prevenzione e terapia: questo il tema trattato nella undicesima conviviale del L.C. di Casalbuttano tenuta presso il ristorante il Gabbiano in Corte de’ Cortesi il giorno 18-03.2013.L’argomento di grande importanza e attualità per il mondo femminile, è stato trattato dal Dott.Filiberto Fayer unitamente al Dott.Stefano Beltrami rispettivamente responsabile della Unità di Senologia dell’ospedale di Crema e Medico senologo della stessa Unità.La serata è stata coordinata dal Presidente del L.C.,Anna Pilla. Con l’ausilio di mezzi audiovisivi, il Dott.Fayer ha illustrato con competenza e delicatezza la conformazione della mammella e le sue più importanti patologie che vengono seguite e curate nei Reparti di Senologia con un concorso polispecialistico e interdisciplinare. Tali alterazioni possono essere sia di natura benigna: mastopatie, cisti, ecc. che maligna: tumori, strutture organizzate caratterizzate da una ampia diversità e connotazione. Molto diffuse in Europa, rappresentano in Italia la prima causa di morte (12000 decessi e 47000 nuovi caso ogni anno) per le donne con una frequenza maggiore nelle regioni del Nord rispetto al Sud. L’incidenza di tali patologie è purtroppo in aumento (13% negli ultimi sei anni)per cui assume una rilevante importanza la prevenzione da iniziare già in giovane età con corretti stili di vita e controlli periodici nonché praticando l’autopalpazione e l’osservazione delle modificazioni che il seno subisce naturalmente nel tempo. Il relatore si è poi soffermato sulle nuove modalità di cura della patologia illustrando in particolare l’evoluzione ed il miglioramento della tecnica chirurgica oggi sempre più conservativa rispetto al passato (tecnica oncoplastica) e dai notevoli effetti positivi anche sulla psiche delle pazienti, abbinata a cicli di chemioterapia o radioterapia opportunamente calibrati per ogni caso. Le nuove frontiere dei trattamenti, la precocità della diagnosi della patologia e l’affinamento delle modalità di indagine hanno determinato un significativo e costante aumento delle guarigioni e della sopravvivenza che attualmente è del 90% dei casi a 5 anni. Riferendo dei fattori di rischio legati all’insorgenza di tali neoplasie, il relatore ha attribuito grande importanza alla familiarità, alle mutazioni genetiche, alle abitudini di vita, al fumo e all’obesità ipotizzando l’esistenza di effetti sinergici tra tali cause. La prevenzione pertanto, ha concluso il Dott.Fayer, e la tempestività diagnostica sono fondamentali nella lotta contro tale patologia che necessita di una sempre maggiore attenzione da parte delle istituzioni sanitarie. Numerosi sono stati gli interventi e le richieste di chiarimenti da parte dei presenti a prova dell’interesse e coinvolgimento suscitato dall’argomento trattato.

Lions Adriano Telò
Addetto Stampa L.C. Casalbuttano

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