Come evidenziato nellarticolo di presentazione, lunedi 09 c.m., il Lions Club Casalbuttano ha svolto una serata a tema dallinteressante titolo Il cinema allo specchio. Vè subito da sottolineare che i soci, sicuramente attratti dalla particolarità dellargomento, hanno risposto numerosi allappello, coinvolgendo anche familiari ed amici, tantè che la sala centrale e la sua appendice del ristorane il Gabbiano presentavano il tutto esaurito.
Relatrice della serata è stata la Dott.ssa Elena Mosconi, docente di storia e critica del cinema presso lUniversità Cattolica di Milano, nonché qualificata collaboratrice di riviste specializzate, ricercatrice ed autrice di numerose pubblicazioni in materia. A lei hanno fatto da corona, Laura Genio, Paola Quagliotti Piva, Raffaele Gagliardi (rispettivamente presidenti dei LL. CC. Casalbuttano, Cremona Duomo e Cremona Host) , Roberto Rocchetti (past-president L.C. Casalbuttano), Marinella e Francesco Sozzi (socio) intercessori presso la relatrice.
Avvalendosi della proiezione di alcuni spezzoni di films la dott.ssa Mosconi, pur usando una terminologia tecnica soprattutto nota ai cultori della materia, è riuscita a catturare lattenzione degli astanti fornendo loro un quadro sinottico delle varie trasformazioni che, nei 110 anni di vita, hanno caratterizzato il linguaggio cinematografico.
Nel primo spezzone troviamo un Woody Allen, con folta capigliatura, che nel film Provaci ancora Sam appare (bellissimi e significativi i suoi primi piani) come spettatore di un altro film (Casablanca, per lesattezza) creando un processo paradossale dimitazione tre le due storie.
Tornando a ritroso la relatrice ha fatto un accenno alla scuola di Braiton ed al linguaggio degli anni 20 in cui il cinema, pur essendo ancora muto, evolve verso una forma narrativa (racconto-finzione) ed elabora delle convenzioni stilistiche. Inevitabile il ricordo di Buster Keaton di cui, in un breve filmato, è stato possibile ammirare la sua forza espressiva, frutto di ulteriore trasformazione del linguaggio cinematografico.
Con il film Quarto Potere di Orson Welles sinstaura una svolta epocale in quanto il soggetto non è più lasciato, come in passato, alla libera interpretazione/visione della spettatore ma diventa unopera compiuta in cui il regista (nelloccasione anche attore) propone una sua storia in un contesto narrativo e drammatico di sorprendente intensità espressiva e modernità. Ed in tema di modernità, quale ultimo e significativo passaggio evolutivo, non poteva mancare un accenno allopera del registra francese François Truffault ed a quella dellitalico Michelangelo Antonioni, erntrambi fautori di un linguaggio in cui il regista mette in vista se stesso e si sente autore e padrone della costruzione; in effetti racconta solo se stesso e la sua realtà prescindendo dalle sensazioni e dalle emozioni che possono scaturirsi nello spettatore Perfettamente in tema la proiezione del finale del film Blow-Up di Antonioni che vede impegnati dei mimi in una fantomatica partita di tennis dallassordante rumore di una invisibile pallina, fatto che coinvolge anche il protagonista, fotografo alla ricerca di un altrettanto fantomatico omicidio.
Data lora tarda non è stato possibile ai soci interloquire con la relatrice.Il rituale omaggio di doni ha suggellato, così come rimarcato dalla presidente, un incontro decisamente interessante.
Addetto Stampa LC Casalbuttano
Lion Giuseppe Toetti
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