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07 febbraio 2005

IL SOGNO DEL FENICOTTERO ROSA

Dott. Gian Pietro GAROLI


07 febbraio 2005 - Il Sogno del Fenicottero Rosa


07 febbraio 2005 - Il Sogno del Fenicottero Rosa


La più recente conviviale del LIONS CLUB CASALBUTTANO è stata dedicata al filone culturale delle attività lionistiche con particolare riguardo al mondo della femminilità, Il prof. Gian Pietro Garoli, personaggio dal lungo e variegato curriculum che spazia dalla letteratura alla filosofia, all'insegnamento ed all'impegno politico, ha infatti presentato il suo più recente lavoro letterario: un romanzo dal titolo “Il sogno del Fenicottero rosa”.
Erano presenti i seguenti ospiti: Gabriele Centi governatore del distretto108 I B 3 - Edila Rinaldi, presidente distrettuale Leo, Guido Montagnini, sindaco di Casalbuttano e Sandro Bani, Enrica Ferraroni, Paolo Moglia rispettivamente presidenti dei LL,CC Cremona Host,Duomo,Europea,
Notevole la partecipazione dei soci accompagnati dalle consorti interessate a conoscere la trama del libro ma, soprattutto, un incontro in cui la femminilità,in tutte le sue sfaccettature ed in particolar modo nei suoi più alti valori, doveva costituire un appassionato motivo di dialogo ed ulteriore conoscenza.
Compito dell'addetto stampa del club è quello di limitarsi ad una pedissequa cronistoria della serata ma è troppo forte la tentazione di dare una lettura personale dell'incontro,dato che tra quanto esposto è quanto emerso,da una successiva ed avvincente lettura del testo, si riscontrano significative diversità espressive.
La musica riprodotta della romanza “nessun dorma” della Turandot di Puccini ha dato avvio alla serata, posto che l'autore vede una similitudine,sul piano del disagio esistenziale , tra la sanguinaria principessa orientale e Marta, protagonista del suo romanzo. La differenza tra le due è invece abissale; una è una favola l'altra potrebbe essere una storia vera dei nostri giorni. Alla sua chiusura nei confronti dei sentimenti umani e del mondo che la circonda Marta è giunta dopo una cocente storia amorosa della sua gioventù che si porta dentro ed alla quale resta indissolubilmente legata; né il successo nel suo lavoro ha potere catartico.
Le allegorie del fenicottero con collo allungato a mò di serpente e dell'uva,entrambi simboli di richiami sessuali, sfuggono anche ad un attento lettore.
La protagonista è stata presentata come una turista sessuale in terra d'Africa. Dal testo emerge che trattasi di una menager stressata da un lungo ed estenuante lavoro in cerca di tranquillità ed evasione al solo ed unico scopo di trovare una risposta al suo disagio. E' evidente che una donna, avvenente ed elegante ma soprattutto sola in paese dove la trasgressione è di casa, possa attirare l'attenzione e diventare oggetto di poco edificanti desideri. Gli individui sono tre : con due, i più pericolosi ha avuto incontri di tipo strettamente turistico dominando sempre la situazione e non concedendo alcunché; con il terzo, il più indifeso, v'e stato un solo attimo di abbandono totale dopo una festa mascherata. Ma anche in questa occasione è emersa l'onestà più sul piano umano che morale della protagonista che non ha alimentato speranze nell'animo del suo occasionale partner ed ha anticipato il rientro in Italia.
L'autore non ha voluto rivelare il finale del libro come se si trattasse , a suo dire, di un quasi giallo.
Ma due donne che si ritrovano in pianto sulla tomba del figlio e del perduto, drammaticamente, giovanile amore, perdonandosi i reciproci rancori v'è da chiedersi se tale evento non sia degno di più alta considerazione. Anche perchè da quell'incontro inizia il ritorno alla vita nella sua pienezza della nostra protagonista così come il fenicottero rosa che all'arrivo della primavera lascia le calde spiagge africane per far ritorno al suo nido. Il libro è comunque di piacevole lettura e consente, in due ore, di esplorare nelle sue variegate versioni il mondo femminile.

Lion Giuseppe Toetti
Addetto Stampa Lions Club Casalbuttano